Albicocche
Le albicocche sono il frutto polposo dell’albero di albicocco, il Prunus armeniacam, appartenente alla famiglia delle Rosacee, specie vegetale di altri gustosi frutti come le ciliegie, le prugne e le pesche.
L’albicocco molto probabilmente ha avuto origine 4000 anni fa nella Cina del nord, al confine con la Russia. Si è poi diffuso man mano in tutto il mondo soprattutto grazie alle tante coltivazioni nel mondo arabo. L’albicocco deriva, infatti, dalla parola araba Al-barquq. Oggi il frutto è tra i più consumati al mondo per la sua polpa dolce, adatta per frullati e sciroppi; è coltivato in climi caldi o appena ventilati ma sempre privi d’umidità.
Le albicocche sono un misto di colori, sapori dolci con un pizzico di acidula e sono estremamente piacevoli al tatto grazie alla buccia sottile e vellutata. Non è consigliabile mangiarne il nocciolo per una sostanza, ivi contenuta, leggermente tossica.
Ne esistono varie tipologie per grandezza, colore e sapore. Ad esempio, molto amata qui in Italia è la variante della Percocca, ma sono molto consumate anche la Boccuccia, la Monaca, la Reale di Imola o la Luizet solo per dirne alcune.
ACQUISTO
Quando acquistate le albicocche, devono presentarsi morbide al tatto (ma non devono essere molli), profumate, ed avere buccia liscia e vellutata, priva di ammaccature o grinze; il loro colore deve risultare intenso ma non verde, (che invece è indice di scarsa maturazione) non deve presentare macchie scure o punti verdi o gialli, che indicano che l’albicocca è ancora acerba. Dovete fare attenzione a non comprare frutti troppo acerbi, perché non arriveranno mai ad avere il sapore del frutto maturo.
Se volete acquistare, invece, albicocche disidratate, quelle più comuni sono tagliate a metà e di colore arancione molto vivace, dato dal trattamento fatto con diossido di zolfo.
Chi voglia evitare i coloranti può rivolgersi ai negozi specializzati in cibi naturali o biologici, dove troverà albicocche secche non trattate di colore marrone.
CONSERVAZIONE
Le albicocche non mature vanno tenute in un sacchetto di carta a temperatura ambiente fino a maturazione e dopo possono essere conservate in frigorifero, in un sacchetto di plastica dotato di piccoli fori, per un massimo di 5–6 giorni, e vanno lavate solamente prima di essere mangiate.
USO IN CUCINA
In cucina le albicocche vengono usate per preparare torte, marmellate, creme, gelati, frullati, conserve sciroppate, ma anche per cucinare degli arrosti di carne.
L’industria conserviera le usa per produrre succhi, sciroppi, marmellate, mostarde e molte altre prelibatezze.
Le albicocche, sono ricche di fibra solubile ed hanno quindi un indice di sazietà piuttosto elevato; sono perciò indicate negli spuntini o per concludere un pasto poco saziante, inoltre, se consumate ben mature sono di facile digestione. Hanno un buon contenuto di proteine, zuccheri, calcio, potassio, carotene e vitamine A,B, C e PP.
L’albicocca è considerata ricostituente ed energetica, quindi è indicata negli stati di debolezza, anemia, nervosismo, insonnia ed astenia psicofisica, nelle convalescenze,nell’iperuricemia, nei casi in cui è necessario un aumento della riserva alcalina e nel periodo dell’accrescimento; inoltre ha anche proprietà lassative, favorite dalla presenza di uno zucchero chiamato sorbitolo, e sembra che prevenga gli effetti dell’invecchiamento. E’ controindicata per chi soffre di calcoli renali.
CURIOSITA’
Le albicocche sono particolarmente consigliate a chi ha problemi di anemia, spossatezza cronica e chi è in convalescenza, per il loro alto contenuto di vitamina A e C, potassio e fibre alimentari. In più, stimolano la produzione di melanina, utile per la nostra abbronzatura e aiutano coloro che hanno problemi di stitichezza grazie alle proprietà lassative della loro polpa.
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